Attraverso alcune ceramiche antiche col marchio della manifattura Creil Montereau viaggiamo insieme nel tempo, ripercorrendo la storia di questa importante e gloriosa manifattura francese che produsse una grandissima varietà di pezzi durante tutto il XIX rimanendo attiva fino al 1955.
Manifattura Creil Montereau
Dopo aver parlato nel mio precedente post “Ceramiche antiche francesi” della manifattura Sarreguemines oggi voglio parlare di un’altra importante manifattura francese, quella di Creil Montereau. Alcune belle ceramiche antiche francesi epoca ’800 che ho trovato ultimamente, tutte prodotte dalla manifattura Creil Montereau, mi hanno colpito ed affascinanto così tanto da spingermi a scrivere questo post per ripercorrere insieme la storia di questa prestigiosa manifattura francese.
Cenni storici sulla manifattura Creil Montereau
La ceramica di Creil-Montereau è una produzione di cosiddetta “Faience Fine”, cioè una terraglia smaltata al piombo proveniente dai comuni di Montereau, nel dipartimento di “Senna e Marna” e di Creil, nell’Oise. La produzione fu portata avanti in modo unitario dalle due manifatture a partire dal 1819, in seguito alla fusione delle due manifatture Creil e Montereau il marchio apposto sui prodotti divenne “Creil Montereau”.
Just arrived
Set di 5 vasi da cucina per spezie Creil Montereau, in ceramica dipinti a mano con uccellini campanule e paesaggio, epoca tardo 1800
4 piatti francesi rari da dessert in ceramica bianca, marcati Creil Montereau, Lebeuf Milliet et C.ie, circa 1850
Emulando il “Creamware”, cioè la terraglia smaltata in un ricco color crema perfezionata da Josiah Wedgwood dal 1770, e sotto la direzione artistica e tecnica di ceramisti inglesi la manifattura di Creil-Montereau introdusse in Francia la tecnica industriale della stampa transfert sulla ceramica, portando la manifattura a livelli molto elevati di perfezione durante i suoi anni d’oro nel corso del XIX secolo.
Il procedimento di decorazione tramite stampa a transfert fu perfezionato in Inghilterra fin dalla metà del 1700.
Utilizzando degli inchiostri vetrificabili contenenti ossidi metallici, questo metodo permetteva di riprodurre sui pezzi in ceramica, tramite transfert su una carta speciale, tutti i dettagli e l’accuratezza dei decori eseguiti con incisioni su rame.
Quattro antichi piatti francesi, marcati Creil Montereau, Labrador, Valenciennes, decoro decalcomania in rosso con fiori, epoca primo 900 in vendita su Etsy
Questo procedimento fece entrare la ceramica nell’era industriale, un singolo operaio era infatti in grado di decorare dai 200 ai 250 piatti al giorno.
Nella città di Creil la manifattura fu per decenni il principale la più importante fonte di lavoro.
Nel 1866 lavoravano alla manifattura 503 persone domiciliate a Creil su una popolazione di 4539 persone.
Fu costruita una “Città Operaia” chiamata Saint-Medard per alloggiare i suoi operai in seguito ad una politica paternalistica che fu messa in atto.
A Creil si svilupparono le ricette messe a punto da Josiah Wedgwood nel 1769, molta manodopera si era formata in Inghilterra e a Creil si arrivò ad imitare perfettamente la produzione di Wedgwood.
Antica e rara zuccheriera o vaso confettura francese, ceramica bianca macchiata dal tempo, Creil Montereau Lebeuf Milliet et C.ie, circa 1850
Vediamo ora di capire le differenze tra alcune terminologie usate di frequente.
La “Faience fine” è una pasta argillosa bianca e opaca, molto fine e densa, ricoperta di una smaltatura al piombo, si colloca tra la ceramica e la porcellana.
Mescolando a questa Faience Fine del silice calcinato si ottiene una varietà di Faience Fine chiamata “Faience Anglaise”, messa a punto da Josiah Wedgwood nel 1769.
Aggiungendo all’argilla e alla sabbia della calce si ottiene la “Terre de pipe”.
Se invece all’impasto si aggiunge feldspatho e nella smaltatura si sostituisce gran parte del piombo con il borace si ottiene la “Porcelaine Opaque” detta anche “Demi Porcelaine”perchè contenente Kaolino, un’argilla bianca refrattaria che cuoce ad alte temperature.
Si trova anche la denominazione commerciale “Terre de Fer”.
Le figure più importanti da ricordare nella storia della manifattura Creil-Montereau furono:
- Charles Gaspard Alexandre Saint-Cricq Casaux, proprietario della manifattura di Creil dal 1811, fu grazie a lui che si arrivò alla fusione con la manifattura di Montereau, da lui acquistata nel 1819.
- Louis-Martin Lebeuf 6(1792-1854) e Jean Baptiste Gratien Milliet (1797-1875), essi ne divennero proprietari nel 1841. Gli Inglesi George Vernon padre e figlio furono direttori fin dal 1849 ed introdussero la porcellana tenera inglese a Creil.
La fusione avvenuta nel 1819 tra le due manifatture portò ad una produzione unitaria dal 1840 al 1895 con il marchio “Faiencerie de Creil et Montereau”.
Poi nel 1920 si ebbe la fusione con la manifattura Choisy Le Roi.
Lo stabilimento a Montereau fu definitivamente chiuso nel 1955, le opere in ceramica, abbandonate, finirono disperse e distrutte e gli archivi andarono purtroppo perduti.
Per approfondire la storia della manifattura Creil Montereau leggi anche questo post:
Tipologia di decorazioni di Creil Montereau
I soggetti delle decorazioni raggrupparono tutto l’immaginario del XIX secolo, tecnico, industriale, politico e sociale: la mitologia, la letteratura, le belle arti e le scene di genere.
I decori a transfert potevano essere lasciati al naturale (effetto grisaglia), ricoperti di una smaltatura di colore traslucido che produrrà pezzi a fondo verde o fondo giallo, oppure dipinti a mano sul decoro transfert, per ottenere scene policrome.
Due antichi piatti fondi francesi, marcati Creil Montereau, Flora, decoro decalcomania in bianco e blu con campanule, epoca 1850
Il decoro “FLORA” fu uno dei grandi successi commerciali della manifattura nella seconda metà del XIX secolo. Composto da fiori e foglie di campanula stampati in blu sotto la smaltatura, questo decoro fu presentato all’esposizione Universale del 1855 a Parigi.
Antica alzatina francese, marcata Creil Montereau, Flora, decoro decalcomania in blu con campanule, circa 1850
I servizi con decoro Flora, stampati in blu su fondo bianco, si declinano in diverse versioni: la campanula (au liseron), il mughetto (au muguet), l’agrifoglio (au houx), la rosa (à la rose) e il biancospino (à l’aubepine).
Antico pot de creme francese Montereau, decoro transfer in blu, Creil Montereau, L. M. et C.ie, Flora Miguet, rose blu, circa 1850