Uno sguardo al delicato mondo artistico dei marchi di ceramiche antiche. La manifattura di Gien è stata una delle manifatture francesi più prestigiose ed interessanti, dagli esordi difficili dei primi anni dell’800 fino all’affermazione nelle grandi esposizioni e la trasformazione in società anonima nel 1875.
Caratteristiche della manifattura Gien
Filo conduttore che contraddistingue la manifattura di Gien è lo spaziare tra diversi temi di ispirazione: dai decori del Rinascimento Italiano a quelli della tradizione del ‘700, ai decori orientaleggianti. L’originalità di Gien risiede nella capacità di adattamento minuzioso delle diverse fonti di ispirazione alle sue proprie creazioni, in sostanza Gien mise tutto il suo grande talento al servizio dell’imitazione.
Imitazione e adattamento sono state le capacità che l’hanno resa prospera, soprattutto quando Gien decide di lasciare spazio all’immaginazione e di collaborare con artisti di gran nome.
Scopriamo l’eccezionale lavoro di Gien per creare ceramiche antiche caratterizzate da materiali pregiati e decori unici, influenzati dal Rinascimento Italiano, dal ‘700 all’Oriente. Lasciatevi sorprendere dall’eccezionale talento della manifattura Gien, che riesce a mescolare sapientemente le diverse fonti di ispirazione creando originali opere d’arte in ceramica. Esplorate la storia di Gien e la sua maestria nell’imitazione e adattamento di vari stili, che le ha permesso di diventare famosa, collaborando con grandi artisti.
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Un marchio di ceramiche antiche: gli albori di Gien
Nel 1821 l’inglese Thomas Hulm, detto Hall, figlio di Jean Hall della manifattura di Montereau, decise di installare una propria manifattura di ceramica sulle rive della Loira, a Gien, acquistando l’antico convento dei Minimi, fondato nel 1490 da Anne de Beaujeu.
L’idea di impiantare la manifattura fu dovuta alla presa di coscienza che la tassa istituita nel 1786 dal trattato di Vergennes aveva ostacolato le manifatture francesi favorendo la penetrazione dei prodotti inglesi sul mercato francese.
Thomas Hall decise quindi di lasciare la manifattura di Montereau e di installare un nuovo stabilimento a Gien.
Il sito di Gien era veramente ideale per impiantare una manifattura di ceramica, infatti, oltre ad essere una città rinomata per il commercio, essa aveva accesso ai canali ed al porto sulla Loira, preziose vie d’acqua che favorivano il trasporto delle merci, vi era inoltre nelle vicinanze la grande foresta di Orleans, in grado di fornire legname combustibile e cave di materiale siliceo della Loira, prezioso come materiale di fabbricazione.
Malgrado tutte queste condizioni favorevoli i primi passi della manifattura si rivelarono difficili, la produzione del primo periodo fu esclusivamente di oggetti in “terre de pipe”, che non riusciva a concorrere efficacemente con la “faience Fine” o la porcellana inglese.
Il primo marchio presente sulla produzione di Gien fu dunque “Hall”, la prima ragione sociale usata fu “Hall et Guyon”, Guyon era il cognato di Thomas Hall.
Pochi anni dopo la fondazione, nel 1826, Hall si trovò a dover fronteggiare difficoltà finanziarie che lo portarono a sciogliere la società.
I diversi marchi di ceramiche Gien
A partire da questa data 5 diversi acquirenti gli succedettero, sotto diverse ragioni sociali:
Guyon, de BocERulen & C.ie (1829)
Geoffroy, de Boulen & C.ie (1849)
Geoffroy et C.ie (1851)
Geoffroy, Guerin et C.ie (1860)
Geoffroy et C.ie (1871)
Si arrivò poi nel 1875 alla trasformazione in società per azioni.
Il periodo di gloria della manifattura si situa nell’epoca delle Grandi Esposizioni Universali, dal 1855 al 1900.
Sviluppo ed evoluzione della manifattura Gien
Brevemente si può tracciare l’evoluzione della manifattura Gien in diverse grandi tappe, legate da un lato ai successivi dirigenti e dall’altro lato ai risultati ottenuti dal punto di vista tecnico ed artistico, i diversi marchi ne sono il riflesso.
Abbiamo visto che agli esordi, nel 1821, la manifattura produceva vasellame in “terre de pipe”, di colore bianco o con decori stampati, principalmente su piatti e bols.
Qualche anno più tardi, dal 1834, la produzione in terre de pipe viene soppiantata da quella in faience fine, più dura e resistente.
La qualità migliora e per la prima volta, nel 1839, Gien vede ricompensati i suoi sforzi da un riconoscimento ufficiale, il che porterà ad un nuovo marchio che ne fa menzione, ben presto seguito da un altro, nel 1844, quando verrà attribuita alla manifattura una medaglia di bronzo.
Nel periodo dal 1853 al 1865 cominciano ad apparire le imitazioni dei decori del XVIII secolo. Alcuni vengono stampati e poi rifiniti a mano.
La minuziosa ed accurata lavorazione a mano fu uno dei tratti distintivi della manifattura, che la portarono ad ottenere numerosi riconoscimenti alle esposizioni universali di Parigi.
Nel 1860 fu creata una nuova società: Geoffroy, Guerin & C.ie (marchio G.G. & C.ie).
A questa epoca risale la sistemazione e l’allargamento dello stabilimento, gli ordini affluivano sempre più numerosi e la clientela veniva sedotta dai servizi coi blasoni e i monogrammi personalizzati.
Nel 1867 Gien riceve la medaglia d’argento all’esposizione universale, cominciano ad essere prodotti i pezzi madreperlati ed appaiono le decalcomanie sotto smalto per i decori “Saxe” e “Marseille”.
Dal 1875 la manifattura si trasforma in società anonima, questa è l’epoca di un’intensa attività e del lancio di nuove realizzazioni, gli smalti traslucidi, gli smalti alla maniera di Longwy, le barbotine, i decori in stile giapponesizzante e persiano.
Dal 1878 al 1900 Gien ottiene la consacrazione che eclissa tutti i rivali, la manifattura ottiene la medaglia d’oro all’esposizione universale di Parigi dove si distingue per il suo spirito creativo con realizzazioni monumentali e spettacolari.
La produzione industriale procede di pari passo, vasellame utilitario, rivestimenti diversi, sanitari ed infine, mattonelle e riquadri per le stazioni della metropolitana di Parigi.
Per quanto riguarda i marchi, bisogna precisare che durante 186 anni il loro grafismo cambia secondo una periodicità irregolare, in funzione dei diversi passaggi di proprietà e cambiamenti di ragione sociale, degli stili, delle medaglie ricevute o di avvenimenti importanti.
La durata dell’utilizzazione di ogni marchio è variabile, ogni marchio dura finché non ne viene creato uno nuovo, questa regola vale fino ai nostri giorni.
I vari marchi sono certamente un certificato di autenticità, ma non dimentichiamo che la loro assenza su certi pezzi non ne altera la rarità né il valore, anzi alcune volte questi pezzi sono la gioia dei collezionisti che li riconoscono immediatamente.
Alcune volte i pezzi di Gien portano la firma degli artisti decoratori che li hanno dipinti, Gien collaborò infatti con numerosissimi e famosi artisti.
Piatti e maioliche antiche di grande valore
La manifattura di Gien si è ispirata praticamente a tutti i decori francesi, europei, orientali e dell’estremo oriente dal XVIII al XIX secolo, ci guida dunque nel più meraviglioso dei viaggi!
Il tema di predilezione fu quello delle maioliche italiane, tema dove raggiunse risultati altissimi che le portarono una reputazione internazionale.
Altri temi magnificamente esplorati furono quelli delle ceramiche francesi settecentesche tradizionali:
Rouen, Moustiers, Marseille, Vincennes, La Rochelle, poi i decori in stile Longwy, Creil, Delft, Wedgewood, i decori tratti dalle stampe seicentesche di Jacques Callot, gli uccelli ispirati al Giappone, i fiori di loto ispirati alla Cina, i garofani di Iznik.
L’originalità di Gien risiede nella capacità di adattamento minuzioso di tutte queste diverse fonti di ispirazione alle sue proprie creazioni, in sostanza Gien mise tutto il suo talento al servizio dell’imitazione.
Imitazione ed adattamento sono state le capacità che l’hanno resa prospera, soprattutto quando Gien decide di lasciare spazio all’immaginazione, lanciando i suoi servizi con stemmi e monogrammi o cimentandosi in tecniche difficili, come il lustro metallico, i decori ombreggiati, le applicazioni in oro, gli smalti cloisonnès, i decori in rilievo, le barbotine ed i decori dipinti in stile impressionista.
Nel repertorio di Gien il tema dei fiori è stato senza dubbio privilegiato durante tutto il periodo di produzione, sia per quanto riguarda i decori ispirati a quelli classici del 1700 sia per i decori ispirati all’oriente o per quelli ispirati all’Art Nouveau.
Gien è stata una delle manifatture più prestigiose della Francia. Ciò che ha reso Gien unica e ricca di suggestione è stata la capacità di adattare le diverse fonti di ispirazione alle proprie creazioni. Gien ha saputo esaltare al meglio le sue abilità di imitazione, riuscendo a trasformare in qualcosa di unico e di originale ciò che di per sé era già di per sé unico ed originale.
Il tocco di Gien è stato quello di collaborare con artisti di grande nome, lasciando spazio all’immaginazione e alla creatività, riuscendo in questo modo a trasformare la sua manifattura in uno dei marchi di ceramica più apprezzati della Francia.
Gien è un esempio di come la tradizione e l’innovazione possano andare di pari passo, dando vita a prodotti unici e irripetibili.