Manifattura Choisy Le Roi

Marchi di ceramiche antiche – Choisy Le Roi

Tra i marchi di ceramiche antiche la manifattura di Choisy è stata una delle più importanti nel panorama delle manifatture ceramiche francesi dell’800.
L’intraprendenza e le grandi capacità imprenditoriali di Louis ed Hippolyte Boulanger la portarono ad un grande sviluppo industriale che comportò una notevole capacità produttiva, caratterizzata dall’accentramento di tutte le fasi di lavorazione.
L’offerta di prodotti della manifattura era vastissima e variegata, improntata a soddisfare soprattutto le esigenze della classe borghese in espansione, la quale richiedeva un ottimo rapporto qualità prezzo. La manifattura non trascurò però neppure la produzione più artistica, collaborando con numerosi artisti e designers importanti dell’epoca ed ottenendo riconoscimenti e medaglie alle esposizioni universali, guadagnandosi appalti per le forniture di rivestimenti ceramici da esterni per edifici pubblici importanti come la metropolitana di Parigi.
La storia della famiglia Boulanger e di questa manifattura hanno lasciato impronte profonde sul territorio di Choisy ed inciso moltissimo nella storia sociale locale.

La manifattura Choisy Le Roi anche nota come Boulanger

La manifattura Choisy Le Roi, conosciuta anche come manifattura Boulanger, fu fondata intorno al 1804 dai fratelli Paillart. Nnon esistono documenti precisi che indichino esattamente l’anno di fondazione: l’anno 1804 viene considerato attendibile perché visibile come iscrizione sulla porta di entrata della manifattura, in base a documentazioni fotografiche.
L’anno seguente (11 maggio 1805) i fratelli Valentin, Melchior e Nicolas Paillart acquistarono un terreno di 4 ettari situato nell’area del castello e degli annessi dell’ex dominio reale.
Essa fu destinata a diventare nel tempo, fino all’epoca della sua chiusura nel 1938, il principale centro produttivo di Choisy.

Vasetto Choisy Le RoiLa manifattura rimase di proprietà dei fratelli Paillart fino al 1824, fu poi diretta da Valentin Paillart e dal suo socio Hippolyte Hautin.
Nel 1836 Paillart lasciò definitivamente la manifattura in mano a Hippolyte Hautin e Louis Boulanger.
Nel 1863, Hippolyte Boulanger, figlio di Luis Boulanger, gli succedette, rimanendo alla direzione della manifattura fino al 1892, anno della sua morte.
Hippolyte Boulanger, grazie al suo carisma ed alla sua intraprendenza imprenditoriale, portò la manifattura ad uno sviluppo spettacolare.
Nel 1878 l’impresa familiare si trasformò in società per azioni prendendo il nome di “Societé Hippolyte Boulanger et Compagnie”.

Piatto antico di valore Choisy Le Roi

La manifattura si ingrandisce

Il lavoro venne riorganizzato per aumentare i rendimenti, vennero acquisiti nuovi mercati e la produzione venne diversificata in modo da raggiungere una più vasta clientela.
Il successo fu tale che la società si dovette ingrandire moltiplicando i laboratori ed aprendo nuovi stabilimenti. A Choisy si passò dai 300 operai impiegati nel 1860 ai 1300 operai nel 1900 e 1400 nel 1930.

La sede sociale dell’impresa era al n. 18 Rue de Paradis a Parigi nel 1889, al n. 21 di Rue Pajol fu creata una divisione distinta della manifattura Choisy Le Roi, interamente dedicata alla produzione e alla posa di rivestimenti in ceramica.

Nel 1892 Paul Boulanger succedette al padre nella direzione della manifattura, continuando la sua opera.
Louis Privé, nipote di Hippolyte Boulanger, divenne amministratore generale della società, coadiuvato dal cugino Jean Boulanger.
Durante gli scioperi del 1936 il fallimento del negoziato tra gli operai e la direzione provocò l’arresto della produzione.

Salsiera Choisy Le Roi - Ceramica da collezione

Una cooperativa operaia provò invano a mantenere in piedi l’attività, ma nel 1938 la manifattura dovette chiudere definitivamente.
Dopo la chiusura degli stabilimenti l’attività fu trasferita presso gli stabilimenti della manifattura di Creil Montereau, acquisita nel 1922, quest’ultima chiuse definitivamente nel 1953.

La produzione Choisy Le Roi

La produzione di prodotti di largo consumo fu di gran lunga l’attività essenziale della manifattura: articoli per l’igiene, servizi da tavola, servizi da caffè e da thè, vasi…vennero distribuiti in tutta la Francia ed all’estero; gli articoli di Choisy Le Roi avevano infatti un eccezionale rapporto qualità-prezzo.

Tazzine antiche da caffè Choisy Le Roi da collezioneLa scelta di privilegiare la produzione di articoli a buon mercato fu strategica: Hippolyte Boulanger conquistò il mercato della borghesia, non abbastanza ricca da poter accedere agli articoli di lusso, ma comunque amante di uno stile di vita confortevole.
La produzione di oggetti di uso corrente nel 1880 era di circa 300.000 pezzi a settimana.

Ciotola e piattino Choisy Le RoiLa produzione di oggetti di lusso era invece molto più ridotta e destinata ad una clientela più ridotta. Le realizzazioni, a volte monumentali, furono molto apprezzate durante le diverse esposizioni alle quali la società partecipò a partire dal 1867.
Nel 1878 furono costruiti nuovi laboratori destinati alla produzione di oggetti d’arte ed alla decorazione architettonica.
L’intenzione sempre perseguita dai proprietari di offrire un alto livello qualitativo e creativo permise a grandi nomi della ceramica, come ad esempio Louis Carrier-Belleuse, di soggiornare a Choisy Le Roi.

Altra produzione importante: i rivestimenti ceramici murali e le mattonelle per pavimenti

Nel 1889 Hippolyte Boulanger ottenne l’appalto per ⅔ dei rivestimenti murali delle stazioni della metropolitana, molti conoscono il nome della manifattura proprio per le mattonelle in grès smaltato di bianco, smussate, che percorrono i corridoi della metropolitana parigina.
Nel 1930 si producevano circa 200.000 mattonelle alla settimana, cioè circa 40.000 al giorno.
Nel 1889 fu aperto un negozio presso la sede al n.18 Rue de Paradis, per valorizzare i prodotti proposti in vendita, interamente rivestito in ceramica l’allestimento stesso rappresentava un catalogo della produzione della manifattura: sulla strada la facciata si presentava interamente ricoperta di elementi in ceramica, così come all’interno: l’ingresso, la corte e la sala di ricevimento della clientela erano interamente rivestiti di mattonelle prodotte dalla manifattura.

Il processo produttivo

Gli stabilimenti, edificati sulle vestigia del castello, si moltiplicarono a partire dal 1878: dei 27.000 mq sui quali si sviluppava la manifattura, più di 10.000 mq erano occupati dalle vere e proprie officine.
Nel 1936 le officine arrivavano ad occupare 36.000 mq.

L’organizzazione della produzione di ceramiche era pensata in modo da razionalizzare al massimo il lavoro, in tal modo l’ordine delle officine seguiva l’ordine della fabbricazione. La disposizione dei laboratori era concepita in modo da ottenere, sullo spazio minore possibile, il massimo del rendimento del lavoro.
Per evitare l’inconveniente di dover spostare continuamente le merci tra le diverse fasi di lavorazione, gli stabilimenti erano collegati tra di loro tramite una rete ferroviaria interna, mentre per i trasferimenti di piccole quantità di materiale venivano impiegati giovani apprendisti.

Piattino Choisy Le Roi in ceramica antica

Choisy Le Roi Piattino

Marchio ceramiche antiche Choisy Le Roi

I laboratori erano altamente specializzati: ogni operaio aveva il suo posto ed un lavoro ben definito. Si era agli albori del lavoro a catena.
La manifattura evitava il più possibile di ricorrere a manodopera esterna, essa forniva quindi la materia prima, provvedeva a riparare le macchine, preparava gli imballaggi. Addirittura aveva autonomamente prodotto le macchine ed organizzato tutte le procedure, ideando anche una macchina specializzata per l’impressione a stampa dei decori.

La fabbricazione dei pezzi

La mescola che serviva a produrre le ceramiche veniva elaborata nel laboratorio adibito alla preparazione degli impasti: sabbia, argilla e caolino venivano mescolati, setacciati, dilavati e poi pressati in forme di pani. Questi impasti venivano poi lasciati a fermentare in cantine fresche ed umide, questa era la tappa della purificazione, che aveva la durata di due mesi. Una volta terminato il processo di fermentazione la mescola veniva nuovamente impastata e poi era pronta per passare alla fase di modellatura.
L’impasto veniva quindi distribuito agli operai dei laboratori di modellatura che davano al pezzo la sua forma definitiva, le anse venivano realizzate a parte, tramite degli stampi, poi unite al pezzo tramite barbotine, questa era l’operazione di completamento e guarnitura.

Tazza antica Choisy Le Roi

Piatto antico Choisy Le Roi

I pezzi venivano quindi sottoposti ad una prima cottura, della durata di 60 ore. La ceramica che aveva subito l’azione del fuoco per una prima volta veniva denominata biscotto. Il biscotto veniva poi bagnato nello smalto e cotto una seconda volta, prima di essere decorato.
Questa tecnica, detta “al piccolo fuoco”, consiste nel dipingere il decoro sullo smalto già cotto. I colori si fissano con l’aiuto di fondente incolore attraverso cotture successive.
Questo metodo offre all’artista una superficie totalmente liscia ed impermeabile che gli permette di ritornare sulle tracce del disegno, di giocare con una gamma di colori delicati e di variare le rappresentazioni.

La tecnica del “Gran Fuoco” consiste invece nell’apposizione dei colori sullo smalto “crudo”: non appena posati i colori vengono immediatamente assorbiti. Da qui l’obbligo di avere la mano molto ferma e precisa perché non è possibile ritoccare il disegno.

Bol vintage - Marchi di ceramiche antiche

Tutti i colori venivano creati e preparati nel laboratorio, tutti i motivi decorativi erano elaborati all’interno della manifattura.
I modelli per la decorazione dei pezzi venivano incisi su rame, la stampa si otteneva con inchiostri speciali, tramite delle carte sottilissime tipo pellicole che venivano applicate sui pezzi da decorare.

Un’impresa paternalistica

La manifattura Boulanger era una tipica impresa paternalistica, presente in ogni istante della vita dei propri operai.
Il suo personale beneficiava di una cassa di risparmio, di una società di mutuo soccorso, di una cassa di assicurazione contro gli incidenti e di una cooperativa alimentare.
Hippolyte Boulanger fu molto attivo in opere di beneficenza e di assistenza, opere che ottennero molti riconoscimenti ufficiali.
Nel 1867 creò una nursery per 20 bambini dai due mesi ai 3 anni ed un asilo per 55 bambini dai 3 ai 13 anni, entrambi affidati alla direzione delle suore di Saint-André.
Nel 1872 fu fondata una scuola di ragazzi per i bambini che lavoravano nella manifattura. Nel 1883 fu creato un internato per apprendistato per 50 ragazzi, destinato a ricevere gli orfani di lavoratori della manifattura e ragazzi seguiti dall’assistenza pubblica.

Impatto sul paesaggio

La presenza della grande manifattura influenzò moltissimo il paesaggio della città di Choisy, alla fine del XIX secolo un terzo del territorio del comune apparteneva alla famiglia Boulanger, la proprietà personale della famiglia, “Le Chateau”, si estendeva su 7 ettari.
Gli alloggi degli operai suscitavano grande interesse da parte della direzione dell’azienda. Hippolyte Boulanger si distinse per una visione sociale all’avanguardia per i suoi tempi.
In particolare egli permetteva ai suoi operai, grazie all’accesso a condizioni molto vantaggiose, di acquistare dei terreni per costruire le loro proprie case. Il quartiere les Gondoles, che apparteneva in buona parte ai Boulanger, si coprì di abitazioni a partire dagli 1880. La “Villa des Faienceres”, composta da abitazioni individuali o doppie, ispirata al modello di Mullhouse di Emile Muller, fu costruita in quell’epoca. Le vie vicine portano ancora i nomi dei ceramisti.
Negli anni ‘20 Paul Boulanger intraprese la costruzione di immobili sia nel quartiere “Les Gondoles” che nel centro della città.
Nel 1930 fu costruita la “Maison Boulanger”, di fronte alla manifattura, un immobile di 350 appartamenti per i quadri e gli operai della manifattura.
I vecchi stabilimenti verranno abbattuti nel 1952 per permettere la costruzione di un centro commerciale durante il rinnovamento del centro della città.

 

Marchi di ceramiche antiche – Il segno indelebile di Choisy Le Roi

La manifattura di Choisy è stata uno dei nomi di spicco della ceramica francese. Fondata da Louis e Hippolyte Boulanger, l’azienda di famiglia è cresciuta rapidamente fino a diventare un importante attore nella produzione di ceramiche antiche. Dalla fornitura di ceramiche per esterni per la metropolitana di Parigi alla collaborazione con i principali artisti e designer del loro tempo, la famiglia Boulanger ha lasciato un segno indelebile nel mondo della ceramica e rimane all’attenzione forte tra i marchi di ceramicha antica.

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