Descrizione
Set di 2 antichi libricini, rivestiti in carta Domino e in carta marmorizzata, epoca prima metà 1800.
Set composto da 2 antichi libricini, uno è di origine francese, di contenuto religioso, epoca fine ‘700 o primi ‘800, rivestito in carta Domino probabilmente prodotta dalla manifattura Remondini, con un motivo di foglie spinose in color verde muschio disposte a losanghe e fiori quadrilobati in toni di rosso mattone, su fondo beige.
Il secondo libricino è di origine Italiana, datato 1848, contiene delle liriche con contenuto patriottico risorgimentale, è rivestito in carta marmorizzata sui toni del blu, bianco, giallo chiaro e rosso rosato.
Dimensioni:
Libro con carta Domino: 5 3/8″ per 3 1/4″, spessore 3/8″ (13.5 cm per 8.5 cm, spessore 9 mm).
Libro con carta marmorizzata: 5 1/2! per 3 7/8″, spessore 1/2″ ( 14 cm per 9.7 cm, spessore 5 mm).
Condizioni:
I due librini sono in condizioni buone, con normali segni di usura, non ci sono pagine mancanti.
STORIA DELLA CARTA “DOMINO”:
Precursore della moderna carta da parati, le carte dominotè venivano prodotte in modo modesto ed economico rispetto alle carte marmorizzate, e venivano utilizzate come rivestimenti per vari arredi nonché nell’industria libraria come copertine (mentre i manoscritti attendevano di essere rilegati). Più spesso presentavano motivi geometrici o floreali, diventando infine di moda tra le classi superiori intorno al XVIII secolo. Alla fine la produzione di carta dominotè si diffuse in Gran Bretagna e Italia, in particolare grazie alla famosa fabbrica Remondini, situata nella Repubblica di Venezia nella città di Bassano del Grappa, attiva dal 1660 al 1860, che le produsse con un successo molto maggiore portando alla fine dell’industria francese omologa. La carta stampata ‘Domino’ è una carta decorata, i cui motivi venivano stampati utilizzando un blocco di legno con colore applicato mediante pennello o stencil. In Francia, questi fogli di carta decorati con motivi geometrici o floreali raggiunsero il picco di popolarità nella seconda metà del XVIII secolo. Allo stesso tempo, anche altri paesi avevano i loro metodi di stampa specifici e si distinguevano nella stampa di grandi volumi di carta decorata. La Germania preferiva il metodo di stampa a incisione su rame che produceva carta ‘dorata in rilievo’. L’Italia usava un metodo che impiegava diversi blocchi di legno, producendo una carta molto intricata e riccamente colorata. La carta stampata ‘Domino’ veniva prodotta da artigiani ‘dominotiers’ – artigiani che talvolta fabbricavano anche carte da gioco (cartiers) o producevano immagini (fabricants d’images). La storia della produzione di carta stampata ‘domino’ è complessa. La carta stampata ‘domino’ veniva usata per decorare gli interni di scatole, cassetti e piccoli mobili. Venivano usate principalmente per coprire libri e opuscoli. La carta stampata con grandi motivi floreali tendeva a riprodurre motivi da broccato, pelle di Cordoba e tessuti indiani. Erano progettate come carta da parati. Assemblate fianco a fianco, producevano un motivo continuo e ripetitivo. I dominotiers aprivano i loro laboratori in tutta la Francia. Parigi, Chartres, Le Mans e Orleans erano i centri di produzione più importanti per immagini popolari e carta stampata decorata dell’epoca. Il laboratorio di un dominotier è di piccole dimensioni, spesso organizzato come una piccola impresa familiare. Il dominotier incideva il proprio stencil di legno o si avvaleva delle competenze di un incisore artigiano. Il blocco di legno viene tamponato con un « frotton » su un foglio di carta nel cosiddetto formato « corona » (dimensioni circa 45 x 36 cm). Il colore, composto da pigmenti naturali e gomma arabica, viene poi aggiunto a mano o utilizzando uno stencil. Il foglio riporta il suo nome, la città in cui è stato realizzato e un numero scritto sul bordo del foglio. La carta stampata ‘domino’ veniva stampata in migliaia di copie dall’artigiano. Venivano distribuite in grandi quantità e vendute a basso costo. Queste stampe fragili, destinate a un uso a breve termine, non erano molto apprezzate a causa della loro popolarità, ma ora sono rare. Tuttavia, non sono completamente scomparse nell’oblio. Negli ultimi anni un gruppo di storici, collezionisti e artigiani ha riportato in vita quest’arte.