È stato un amore a prima vista quello che mi ha portato a collezionare e ricercare i vecchi oggetti in smalto francesi! Sono stata letteralmente conquistata dalla raffinatezza che caratterizza questi oggetti di uso quotidiano, se vogliamo anche “umili” prodotti in Francia, ma anche in Belgio, in Germania, Austria e Cecoslovacchia, dalla seconda metà dell’800 fino a agli ‘40-’50.
La storia degli oggetti in smalti è una storia legata allo sviluppo industriale, è stato infatti necessario raggiungere un certo livello di abilità tecnologica nella lavorazione del metallo per poter realizzare questa tipologia di oggetti.
La smaltatura degli oggetti in metallo avveniva infatti tramite ricopertura degli stessi con alcuni strati di polveri vetrose e di ossidi metallici, diversi a seconda del colore che si voleva ottenere, e successiva cottura ad alte temperature.
La smaltatura a fuoco degli oggetti utilizzati in cucina, per la pulizia della persona ed anche in campo medico sanitario offriva una maggiore garanzia di igiene e fu dunque molto apprezzata dai consumatori dell’epoca, una classe media in espansione alla ricerca continua di articoli capaci di migliorare il comfort e lo stile di vita.
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Si trovano ancora interessantissimi cataloghi d’epoca editi dalle varie manifatture che illustrano la vasta gamma di tipologie di oggetti in smalto prodotti e dei loro decori, oppure pubblicità dei vari grandi magazzini dove questi oggetti in smalto potevano essere acquistati.
Oggetti in smalto francese: come riconoscerne il valore
Può capitare girando per i mercati, ed oggi anche esplorando il web, di imbattersi in oggetti in smalto, i cui prezzi possono variare dai pochi euro fino a cifre piuttosto elevate; dopo tanti anni passati a dare la caccia a questi oggetti, prima per me stessa e poi per i miei clienti, mi è sembrato interessante cercare di offrire una piccola guida a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo affascinante ma secondo me, soprattutto in Italia, non tanto ben conosciuto.
Come datare un oggetto in smalto francese? Come capire se il pezzo in smalto francese che abbiamo di fronte è integro? Come capire il valore dell’oggetto in smalto francese che ci interessa? Cercherò di rispondere a queste e ad altre domande offrendo l’esperienza che mi sono fatta in questi anni di lavoro. Per prima cosa cercherò di spiegare come datare un oggetto in smalto francese
Come datare un oggetto in smalto francese
Come ho accennato in precedenza, le prime manifatture di oggetti in smalto nascono nella seconda metà dell’800 sia in Francia che in Belgio e nell’area tedesco-austriaca; i pezzi più vecchi si possono distinguere piuttosto facilmente osservando attentamente i particolari costruttivi dei pezzi, per aiutare a capire meglio vi mostrerò come esempio alcuni pezzi francesi in smalto molto vecchi:
Smalti francesi originali: caratteristiche e peculiarità
1. Occhio ad anse e manici delle caffettiere, delle brocche, delle zuppiere, nei pezzi più antichi: questi sono rigorosamente piatti in quanto non esisteva ancora una tecnologia abbastanza avanzata per poter creare manici ed anse bombati.
2. Un altro punto strategico da osservare è il punto in cui i pezzi riportati come manici, anse e versatoi sono attaccati al corpo dell’oggetto in smalto; nei pezzi più antichi il fissaggio è tramite rivetti ed è ben visibile mentre nei pezzi più recenti il punto di fissaggio, che avveniva per saldatura, dopo la smaltatura del pezzo risulta impercettibile.
3. Anche i coperchi ci danno altri indizi, nei pezzi più antichi troviamo i pomellini dei coperchi di caffettiere, barattoli, teiere, ecc. riportati ed avvitati dall’interno, spesso anche realizzati in legno o in porcellana, nei pezzi meno vecchi invece il procedimento di “emboutissage” permetteva di creare i coperchi stampati in un corpo unico.
4. Gli oggetti più vecchi erano costruiti tramite unione di due parti simmetriche poi giuntate tra loro, è possibile quindi individuare facilmente sull’asse verticale del pezzo e, nelle caffettiere, sul becco versatoio, la linea di giuntura delle due parti. Nei pezzi meno vecchi questa linea scompare grazie al perfezionamento del procedimento di “emboutissage” che permetteva di stampare il pezzo intero tramite una pressa, questo procedimento richiedeva materia prima di ottima qualità, inoltre la pressa per funzionare necessitava di energia del vapore o di energia elettrica.
I pezzi più vecchi hanno un aspetto in generale un po’ più “primitivo” ma sono spesso commoventi per l’estrema cura, la raffinatezza e la delicatezza delle loro linee e dei loro decori.
Smalti francesi – I decori originali
Per quanto riguarda i decori si può dire che gli oggetti in smalto hanno seguito le mode imperanti per quelli in ceramica e porcellana, tipologie di decori:
1. Decalcomanie: Le decorazioni erano molto spesso realizzate con decalcomanie a volte in monocromia oppure con diversi colori e con ritocco fatto a mano. Motivi di piccoli fiorellini a tutto campo oppure motivi piazzati di fiori, piccoli paesaggi e, cosa molto interessante, motivi di stile giapponesizzante, infatti in seguito all’apertura al commercio del Giappone si rese possibile l’importazione massiccia di manufatti da quel paese e si sviluppò un grandissimo interesse verso l’arte giapponese che influenzò moltissimi artisti e designers dell’epoca.
2. Decori fatti a mano: Stupendi anche i pezzi in smalto francese molto vecchi dipinti a mano, qui l’abilità dei decoratori, che spesso venivano dalle manifatture di porcellane, raggiungeva livelli veramente altissimi di raffinatezza;
le tecniche erano quella a smalto spesso, dove il decoro è applicato con uno strato di smalto piuttosto spesso e pastoso e quindi risulta leggermente in rilievo al tatto, oppure con smalto “a mano leggera”, dove il decoro veniva applicato in strato molto sottile, ricordando un po’ l’effetto di un acquerello.
I soggetti erano di solito fiori, uccellini, farfalle, piccoli paesaggi… Spesso sono presenti filettature in oro. Sicuramente erano pezzi già in origine di una valore elevato.
3. Filettatture e bande: I pezzi più semplici presentano di solito il decoro con filettatture semplici o doppie, a volte anche con dorature.
4. Disegni con stampi: ad un solo colore oppure bicolori o multicolori, i decori realizzati con gli stampi potevano arrivare a notevoli effetti artistici, il disegno veniva infatti composto attraverso l’apposizione successiva di tre, quattro o cinque stampi, ognuno per un diverso colore, verso il 1920 si comincia ad usare anche l’aerografo per spargere i colori, ottenendo così bellissimi effetti sfumati.
Anche dal punta di vista della forma degli oggetti in smalto più datati spesso ci si trova di fronte a pezzi con forma detta “a porcellana”, cioè caffettiere e brocche con linea panciuta, identica a quella degli analoghi oggetti in porcellana.
Dal punto di vista del valore ovviamente i pezzi in smalto più antichi sono rari e quindi molto ricercati dai collezionisti soprattutto se in buone condizioni, occorre dunque controllare lo stato di conservazione del pezzo, se il decoro è intatto, se il pezzo è bucato sul fondo, se le parti sono presenti e tutte originali (a volte infatti capita di trovare pezzi con parti sostituite, ad esempio i coperchi), se sono presenti parti ritoccate e ridipinte, questa cosa limita infatti di molto il valore finale dell’oggetto in smalto.